eritema a farfalla lupus

L’eritema a farfalla è, come indica la stessa parola, un eritema che assume la particolare forma della farfalla.

In questa guida ti forniremo le informazioni più importanti su questo problema.

Come riconoscere l’eritema a farfalla?

L’esantema a farfalla generalmente appare su tutte e due le guance e si mostra come se fosse una farfalla con le ali aperte.

A volte il rossore colpisce, oltre che le guance, anche il ponte nasale.

Se soffri di questo problema, devi stare molto attento, perché l’eritema a farfalla può aggravarsi anche alla luce del sole e a volte si trasforma in eritema infettivo.

Possono essere tante le cause che stanno alla base dell’eritema a farfalla, ma di solito esiste un collegamento eritema a farfalla che non bisogna sottovalutare.

Una di queste è il lupus che è la causa più comune che determina la comparsa dell’eritema a farfalla.

Se soffri di questo disturbo devi rivolgerti sicuramente al tuo medico di fiducia e intraprendere un percorso terapeutico che possa risolvere il problema sottostante.

Sintomi della dermatite a farfalla

Come indicato in precedenza l’eritema a farfalla, come abbiamo già visto prima, si manifesta come un rossore che colpisce le guance e il naso e assume quella caratteristica forma tipica di una farfalla.

Poiché generalmente indica la presenza di una malattia come il lupus, bisogna vedere se l’eritema in questione è accompagnato da altri sintomi caratteristici di questa patologia.

Generalmente tra i sintomi più frequenti del lupus si hanno un’estrema stanchezza, la febbre che non è rapportabile a vere e proprie cause.

Inoltre i pazienti soffrono di:

  • dolore articolare
  • gonfiore articolare
  • a volte anche problemi renali

L’eritema, con la sua forma tipica, indica una certa fotosensibilità alla luce solare.

Infatti i rash cutanei sono più complessi dopo l’esposizione al sole.

Ci sono poi numerosi altri sintomi correlati al lupus, come le tipiche fiammate, la perdita dei capelli, i dolori al petto, l’anemia, le ulcerazioni in bocca e le dita pallide o violacee.

Cause del problema

L’eritema a farfalla può essere determinato da diverse malattie:

  • lupus
  • dermatite seborroica,
  • rosacea
  • dermatomiosite

Inoltre può essere la conseguenza di altre patologie, come l’erisipela e la sclerosi tuberosa.

L’eritema a farfalla può comparire anche nella sindrome di Bloom, una malattia rara ereditaria caratterizzata dalla rottura dei cromosomi della persona.

Infine può comparire anche nella cosiddetta sindrome di Cockayne, sempre una rara malattia genetica che si caratterizza per un anomalo sviluppo del sistema nervoso, per una fotosensibilità elevata e per un invecchiamento prematuro.

Esiste comunque un collegamento molto stretto lupus e eritema a farfalla.

Il lupus è una malattia che si manifesta per cause che ancora non sono state chiarite in maniera precisa.

La ricerca ha chiarito che possa essere provocato da una combinazione di diversi fattori, alcuni di carattere ereditario, alcuni ambientali, come la luce solare, lo stress, il fumo, farmaci e virus, e forse interverrebbero anche fattori ormonali, visto che ci sono al vaglio delle ipotesi che riguardano un possibile legame con gli estrogeni.

Trattamenti contro l’eritema a farfalla

La cura per l’eritema a farfalla dipende molto dalla malattia sottostante al problema.

Devi sempre consultare il tuo medico di fiducia, che, dopo una diagnosi esatta della malattia che determina questo arrossamento delle guance dalla forma particolare, può decidere quali sono i rimedi più adatti al tuo caso.

L’eritema a farfalla può scomparire se si segue un buon trattamento legato alla malattia sottostante.

Per esempio il medico può in generale prescrivere delle creme o lozioni da usare a livello topico, come quelle a base di ossido di zinco.

Generalmente la cura del lupus prevede l’intervento di più specialisti, dal reumatologo al dermatologo, dall’immunologo al nefrologo, dal neurologo al cardiologo.

Per la cura del lupus esistono tanti farmaci che possono essere utili.

Per esempio sono molto importanti i farmaci antinfiammatori, per ridurre il gonfiore e il dolore alle articolazioni.

A volte il medico può prescrivere il cortisone, quando gli antinfiammatori non sono sufficienti ad agire contro l’infiammazione.

Può essere importante anche l’uso dei farmaci immunosoppressivi, che vengono utilizzati nei casi più gravi della malattia per ridurre la risposta del sistema immunitario.

Per gestire vari sintomi, tra cui le eruzioni cutanee, a volte il medico decide di usare dei farmaci antimalarici.

Esistono poi dei farmaci biologici che sono costituiti dagli anticorpi monoclonali e servono a limitare l’azione degli autoanticorpi che sono specifici di questa malattia.

Rimedi Naturali

Si può provare anche con alcuni rimedi naturali che possono alleviare l’infiammazione che caratterizza l’eritema.

Per esempio alcuni consigliano un’applicazione topica di gel di aloe vera, che ha delle proprietà benefiche antinfiammatorie.

Il gel di aloe vera è rinfrescante e lenitivo e può essere applicato anche sul viso.

Inoltre fondamentali appaiono le cure contro il lupus, che hanno più obiettivi.

Innanzitutto si possono prevenire le fiammate ed è fondamentale, perché, quando queste si verificano, i sintomi del lupus possono peggiorare.

Poi le cure contro il lupus servono anche a trattare meglio i sintomi quando essi si presentano.

Accorgimenti da adottare

Molto importante è nella gestione dei sintomi legati al lupus cercare di adottare dei cambiamenti essenziali nello stile di vita.

Per esempio si dovrebbe limitare l’esposizione alla luce solare.

Infatti esporsi alla luce del sole può peggiorare i sintomi cutanei legati all’eritema a farfalla.

La luce solare inoltre è uno dei fattori di rischio più comuni per quanto riguarda l’innesco delle fiammate.

Sarebbe importante praticare regolarmente attività fisica e portare avanti una dieta il più possibile varia e sana.

Fondamentale è anche la gestione della propria qualità di vita, prestando attenzione al corpo, rallentando quando si pensa di essere troppo stanchi o prima di diventarlo e imparando ad organizzarsi in maniera adeguata sul lavoro o per ciò che concerne altre attività, non facendosi prendere dai sensi di colpa per la stanchezza.

È utile smettere di fumare e dosare le proprie energie personali, imparando a gestire lo stress.

Dal punto di vista della dieta, anche se non è stata elaborata una dieta specifica che possa influire in maniera decisiva sulla malattia, si ricorda che può essere utile contro l’infiammazione consumare cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, e di acidi grassi polinsaturi, come l’olio d’oliva e il pesce.

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