come eliminare le aderenze intestinali e addomionali
come eliminare le aderenze

Come eliminare le aderenze?

Le aderenze cicatriziali sono di vario tipo.

Soprattutto sono conosciute quelle addominali, anche se ci sono per esempio quelle intestinali e pelviche.

Si tratta di zone di adesione che interessano due tessuti o organi che sono presenti nell’addome.

Di solito i tessuti e gli organi interni sono caratterizzati da una superficie scivolosa, in modo da dare ad essi la possibilità di muoversi in maniera adeguata a seconda dei movimenti del corpo.

Quando si presentano delle aderenze, i tessuti e gli organi rimangono attaccati e quindi incontrano difficoltà nello scorrere tra una superficie e l’altra.

In presenza di questo problema bisognerebbe sempre rivolgersi al consulto di un medico esperto.

È vero che generalmente le aderenze cicatrici non provocano particolari sintomi.

Tuttavia in alcuni casi possono causare la presenza di sensazioni dolorose anche a livello cronico.

Inoltre è da specificare che le aderenze possono rappresentare una causa di complicazioni, come ad esempio le ostruzioni intestinali.

Ecco perché abbiamo deciso di mettere a punto una guida per spiegarti come eliminare le aderenze addominali e anche per vedere come eliminare le aderenze post operatorie.

Se ti interessa sapere per le aderenze cicatriziali cura, vai avanti nella lettura!

Sintomi delle aderenze

Per quanto riguarda i sintomi delle aderenze, dobbiamo specificare che generalmente in molti casi non ci sono particolari manifestazioni sintomatologiche.

Quando sono presenti dei sintomi, essi si possono ricondurre essenzialmente al dolore addominale o pelvico.

Per riuscire a comprendere che si tratta di sintomi legati alle aderenze, bisogna rivolgersi ad un consulto medico.

Infatti il dolore che si riscontra in caso di questi problemi potrebbe essere confuso anche con quello provocato da altri disturbi, come l’appendicite, la diverticolite o l’endometriosi.

Spesso il dolore si manifesta come una sensazione di crampi che si alternano.

I sintomi delle aderenze possono manifestarsi anche con un peggioramento del quadro di chi soffre di colon irritabile o possono essere presenti come dolore durante i rapporti sessuali.

A volte possono sopraggiungere casi di complicazioni, come per esempio le ostruzioni, come nel caso di quelle intestinali.

In queste situazioni si hanno dei crampi molto dolorosi, accompagnati da gonfiore addominale, nausea e vomito, da difficoltà ad evacuare e ad eliminare i gas e spesso anche da disidratazione.

Cause delle aderenze

Spesso sentiamo parlare di come eliminare le aderenze post operatorie.

Infatti una delle cause più frequenti della formazione delle aderenze addominali è rappresentata dagli interventi chirurgici.

È stato provato che quasi tutti i pazienti che si sottopongono ad un’operazione nella zona addominale si dovranno prima o poi confrontare con delle aderenze.

È pure vero che però la maggior parte di questi pazienti non avvertirà sintomi specifici.

Gli interventi chirurgici in seguito ai quali si possono riscontrare più frequentemente e più facilmente le aderenze sono quelli che interessano la parte bassa dell’addome e la zona pelvica.

Per esempio si tratta degli interventi chirurgici all’intestino o quelli ginecologici.

È possibile individuare delle vere e proprie cause chirurgiche, almeno per quanto riguarda le aderenze addominali.

Queste cause consistono nell’incisione dei tessuti, nella manipolazione degli organi interni e nel loro asciugamento.

Inoltre altre cause di natura chirurgica vanno rintracciate nel contatto dei tessuti interni con corpi estranei utilizzati durante l’operazione, come le garze e i punti di sutura.

Un altro problema è rappresentato dal sangue o dai coaguli che non vengono puliti in maniera adeguata durante l’intervento.

Ci sono chiaramente non soltanto aderenze addominali, ecco perché molti per esempio si chiedono come eliminare le aderenze al ginocchio o come eliminare le aderenze alla mano.

Tuttavia possiamo dire che certamente nella maggior parte dei casi sono prevalenti le aderenze cicatriziali addominali in seguito all’infiammazione anche non collegata strettamente con un intervento.

Le aderenze addominali possono comparire anche in caso di appendicite, di infezioni ginecologiche, di infezioni che interessano l’addome e in seguito al sottoporsi ad un trattamento di radioterapia.

A volte accade pure che le aderenze addominali vengano determinate senza un vero e proprio motivo ben preciso.

Rimedi per le aderenze

Spesso anche consultando il medico ti potrai sentire dire che la maggior parte delle aderenze non richiede alcuna terapia da portare avanti, visto che possono anche non causare problemi particolari.

In caso di dolore, di ostruzioni intestinali o di problemi di fertilità, l’unico modo per sapere come eliminare le aderenze è quello di ricorrere all’intervento chirurgico.

Quindi come eliminare le aderenze?

Il tuo medico ti potrà rispondere di sottoporti ad un’operazione.

In realtà questa è un’eventualità da prendere in considerazione soltanto in caso di situazioni gravi e da valutare attentamente, visto che l’operazione può comportare il rischio di formazione di nuove aderenze.

In caso di ostruzione intestinale vera e propria può essere necessario un intervento urgente, soprattutto quando si tratta di ostruzione completa.

Quando si ha a che fare con un’ostruzione intestinale parziale, si può cercare di rimediare anche controllando l’alimentazione, per mezzo del ricorso ad una dieta liquida e povera di scorie.

Si tratta di un tipo di regime alimentare che include soltanto pochissimi prodotti derivati dal latte e fibre.

È in pratica un’alimentazione composta soprattutto da cibi facili da digerire.

Gli interventi chirurgici

Ma quali sono gli interventi chirurgici a cui spesso il medico può fare ricorso per sapere come eliminare le aderenze?

Si tratta soprattutto di laparoscopia e laparatomia.

Il primo caso sarebbe consigliabile, perché espone ad un minor rischio di formazione di altre aderenze.

L’intervento viene fatto ricorrendo ad uno strumento che si chiama laparoscopio.

È simile ad una cannuccia e dà la possibilità di osservare su un monitor l’interno della cavità addominale o di quella pelvica.

L’apparecchio è dotato di illuminazione e di una piccola telecamera, in modo da dare la possibilità al medico di osservare le anomalie anatomiche.

La laparatomia, invece, consiste nella tecnica chirurgica tradizionale.

In questo caso il chirurgo apre la cavità addominale o quella pelvica attraverso un’incisione cutanea che viene praticata sull’addome.

Per lavorare nell’eliminazione delle aderenze, in caso di laparatomia, il chirurgo lavora a cielo aperto.

La laparatomia è chiaramente più invasiva come tecnica.

Ecco perché negli ultimi anni soprattutto si tende ad utilizzarla il meno possibile, ricorrendo nelle situazioni in cui c’è l’opportunità a tecniche operatorie meno invasiva, che permettono anche una ripresa più veloce e più facile per il paziente.

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