L’acne giovanile maschile si manifesta appunto su pazienti giovani, come dice lo stesso termine, perché proprio i ragazzi sono coloro che ancora sono soggetti agli sbalzi ormonali.
Spesso l’acne maschile può causare un certo disagio, anche a livello psicologico, in quanto apporta dei sintomi evidenti piuttosto visibili, specialmente in aree del corpo particolarmente esposte, come il volto.
Infatti i soggetti che soffrono di acne giovanile maschile possono provare un certo disagio e un certo imbarazzo.
Come curare l’acne giovanile maschile: rimedi migliori online
Curare l’acne giovanile è possibile. Nella maggioranza dei casi le cause principali sono dovute all’eccessiva produzione di sebo e a sbalzi ormonali.
L’unica soluzione possibile e definitiva consiste nell’assumere un integratore specifico.
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Sintomi dell’acne giovanile maschile
Nel derma, lo strato intermedio della pelle, si trovano le ghiandole sebacee e i bulbi piliferi. Ogni pelo è collegato a una ghiandola sebacea, che produce sebo, una sostanza grassa utile a proteggere e mantenere elastica la pelle.
Durante l’adolescenza, la produzione di sebo aumenta sensibilmente. Quando il sebo è troppo, tende ad accumularsi nella ghiandola e a ostruire il poro, favorendo così la comparsa dell’acne.
L’acne giovanile si sviluppa attraverso diversi sintomi:
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Eccesso di sebo: le ghiandole sebacee producono più sebo del necessario.
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Ostruzione del poro: il sebo in eccesso si mescola con cellule morte della pelle, bloccando l’uscita del pelo.
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Comedone chiuso (punto bianco): sulla superficie della pelle appare una piccola protuberanza bianca.
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Comedone aperto (punto nero): il tappo si apre a contatto con l’aria, scurendosi.
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Infiammazione: se il tappo rimane chiuso, il sebo continua ad accumularsi causando arrossamento e gonfiore.
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Foruncoli o papule: l’infiammazione può rompere l’epidermide.
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Cisti: quando l’infiammazione resta interna e profonda, si formano lesioni più dolorose e persistenti.
Dove compare più spesso l’acne maschile giovanile?
I sintomi dell’acne giovanile, soprattutto maschile, sono più evidenti in aree ricche di ghiandole sebacee, in particolare:
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Fronte
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Naso
- Schiena
Cause dell’acne
Le cause dell’acne giovanile maschile possono essere diverse. Prima di comprendere come trattarla, è utile conoscere i principali fattori che favoriscono la comparsa dei brufoli.
Di seguito le cause più comuni:
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Squilibri ormonali
Durante l’adolescenza aumenta la produzione di ormoni maschili (androgeni), che stimolano in modo eccessivo le ghiandole sebacee. Questo porta a una maggiore produzione di sebo, favorendo l’ostruzione dei pori e la formazione dell’acne. -
Presenza del batterio Propionibacterium acnes
Questo batterio vive normalmente sulla pelle, ma quando i pori si otturano può proliferare rapidamente. La sua crescita eccessiva scatena un processo infiammatorio che contribuisce alla comparsa di brufoli, papule e pustole. -
Predisposizione genetica
Numerose ricerche indicano che la familiarità svolge un ruolo importante. Chi ha parenti che hanno sofferto di acne ha maggiori probabilità di sviluppare lo stesso problema.
Altre cause possibili puoi trovarle in questo articolo che abbiamo preparato: Acne, che cos’è, tipologie di acne, le cause, i sintomi, rimedi
Rimedi contro l’acne giovanile
Per trattare l’acne giovanile maschile è fondamentale rivolgersi a un dermatologo, che può indicare le terapie più adatte.
Trattamenti medici
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Perossido di benzoile: aiuta a eliminare i batteri, liberare i pori e favorire la guarigione. Si applica la sera per circa 15 giorni; i miglioramenti compaiono di solito in 4–6 settimane. Può seccare la pelle, quindi si consiglia l’uso di una crema idratante.
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Peeling chimici (acido lattico, acido glicolico): rimuovono le cellule morte grazie all’azione esfoliante.
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Retinoidi: derivati della vitamina A, regolano la crescita cellulare, riducono l’infiammazione e prevengono la proliferazione batterica.
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Antibiotici topici: utili quando è presente un’infezione con punti bianchi e pustole.
Rimedi naturali
- Integratori naturali in grado di disintossicare il corpo
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Aloe vera: lenitiva e antinfiammatoria.
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Olio di melaleuca (tea tree): antibatterico, da usare con cautela perché può irritare la pelle sensibile.
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Succo di limone: aiuta a eliminare i batteri e a ridurre il sebo.
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Bicarbonato di sodio: leggero esfoliante, utilizzabile come maschera una volta a settimana.
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Aceto di mele diluito, olio di jojoba, oli essenziali (lavanda, bardana, betulla, salvia), maschere al miele e cannella o all’argilla: utili per purificare e riequilibrare la pelle.
Accorgimenti utili da adottare
Adottare alcuni accorgimenti utili ogni giorno può fare la differenza:
- Lavare il viso regolarmente, almeno due volte al giorno, per evitare che i pori si ostruiscano e siano soggetti all’infiammazione.
- Usare detergenti senza oli e lava il viso soprattutto dopo un’eccessiva sudorazione riscontrata per esempio dopo aver svolto attività fisica.Non strofinare, ma tampona la pelle con un asciugamano pulito per non creare irritazioni.
- Praticare trattamenti esfolianti della pelle, per eliminare le cellule epiteliali morte e sbloccare i pori ostruiti.Vanno bene i trattamenti esfolianti due o tre volte durante la settimana.
- Non toccare il viso, perché potresti peggiorare la situazione, determinando anche il diffondersi dei batteri in presenza di un’infezione.
- Non devi grattare e nemmeno far scoppiare i brufoli.
- Bere due litri di acqua al giorno
- Mangiare in maniera sana, evitando i cibi che causano picchi glicemici, come per esempio tutti gli zuccheri semplici che si trovano nei dolci e nei cereali raffinati. I picchi glicemici infatti portano ad un’eccessiva produzione di insulina, che aumenta la quantità di sebo secreto dalle ghiandole della pelle.
- Preferire alimenti ricchi di vitamina C, come gli agrumi e le fragole, per favorire la produzione di collagene.
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